Ho ritrovato questa lettera (vedi più avanti) e mi pare che devo aggiornarla
considerando l’epidemia che ormai ci perseguita da due mesi e più e che non è
destinato a finire in tempi brevi.
Consapevole che il virus è un fatto serio non faccio ironia sul virus, ma
facendo riferimento al contenuto della lettera vorrei ironizzare, con tutto il
rispetto e la vicinanza emotiva per coloro che hanno subito le conseguenze
estreme e il conseguente dolore dei loro parenti, su due cose.
La prima. Salvini, a suo tempo, dandosi dei poteri che non gli competono,
consacrò l’Italia al Cuore Immacolato di Maria, per far in modo che l’Italia fosse
preservata dal male per sua intercessione. Ebbene la Madonna lo ha esaudito!!! Approfittando
del delirio di onnipotenza di cui si era infettato con i bagni di folla e i
sondaggi favorevoli, la Madonna lo ha preso in parola e ha liberato l’Italia
dal flagello Salvini.
La seconda. Il famoso “prima gli italiani”. Anche per quello la
Madonna è intervenuta (lo so che è una ironia quasi blasfema, ma pur sempre
ironia!) purtroppo pare che il virus abbia infettato “prima gli
italiani”! Ognuno è libero magari di riflettere! Il mio scopo è questo. Prima
di parlare contare almeno fino a 10! Vale per tutti e soprattutto per chi sa
che le parole al vento possono far del male maggiore perché vengono ascoltate
da tutti…
E ci aggiungerei anche la “libertà” secondo Mentana.
“Se avessi saputo che Conte avrebbe detto che Salvini e Meloni sono bugiardi
non l’avrei messo in onda”.
Tra consensi e critiche dell’opinione pubblica l’Ufficio stampa del
consiglio dei Ministri gli ha risposto con queste testuali parole:
<< [Alcuni] sono liberi di sostenere la singolare opinione secondo
cui il presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel
corso di una conferenza stampa rivolta al Paese, né dovrebbe parlare di un tema
rilevante e di interesse generale come il MES>>.
Risposta di Mentana: <<Noi non censuriamo. Qui c’è libertà assoluta,
ma non c’è libertà di qualcuno di dire: ora va in onda quello che voglio io. La
libertà è una cosa seria>>.
Mentana dovrebbe dimostrare come è possibile parlare di libertà assoluta,
cioè senza condizioni, (cosa metafisicamente impossibile per noi umani), con la
condizione che mette lui e cioè “c’è libertà assoluta ma per tutti ma non c’è
libertà di qualcuno di dire: ora va in onda quello che voglio io”. La sua è una
contraddizione in terminis, talmente palese che non ha bisogno di spiegazioni.
Comunque, a prescindere, il Presidente del Consiglio non ha usato nessun
tono arrogante, cioè non ha detto “qui comando io e dico quello che mi pare” e non lo ha detto né direttamente e né indirettamente,
ma ha detto semplicemente che a nessuno, e nemmeno a Salvini e Meloni, e aggiungo, nemmeno a Mentana, prendendosi
la responsabilità delle sue affermazioni, è consentito dire bugie e calunnie (affermazione
del presidente storicamente vere, in quanto le affermazioni di Salvini e Meloni
e cioè che nella notte era stato firmato un contratto con l’Europa, non corrispondeva
a verità e quindi affermazione calunniosa), come fa Mentana a conciliare questa
sua “giustificazione” con il concetto di libertà assoluta? Se uno afferma “se
avessi saputo, non avrei trasmesso” è di per sé una ammissione di censura, e
quindi di limitazione della libertà. Sic et simpliciter. Voce dal sen fuggita…
Mentana è un censore? Credo di no, ma in questo caso, si comporta come tale.
Quindi, concludendo, la giustificazione di Mentana è peggio della stessa
affermazione. Può capitare di fare una gaffe, ma ripararla con una affermazione
peggiore, non mi pare perdonabile a un giornalista che va per la maggiore.
Ed ecco il testo della lettera che mi ha dato lo spunto per quanto scritto
sopra.
CARO DON DI SORA,
Ieri i migranti, per te, erano dei
ricchi che attraversano il deserto, la prigionia libica e il mare mediterraneo
con catenine e d’ore e telefonini di ultima generazione… oggi, peggio del
peggior politico, senza far nomi, che abbiamo sul mercato attualmente, fai una
ipocrita inversione di marcia! Comprensibile per un politico che potrebbe non
avere né dignità e né remore morali, perché, come si dice in maniera
superficiale, in politica tutto è ammesso. E con citazione autorevole “il fine
giustifica i mezzi”. Ma per un prete di Cristo, che è e rimane sacerdote per
sempre proprio perché di istituzione divina, non è accettabile né quello detto
ieri e nemmeno quello fatto oggi! [Agosto 2109!]
Non so che teologia hai studiato e nemmeno
chi ti ha dato una formazione seminaristica da averti portato a dimenticare le
basi fondamentali della tua fede: <<E allora io dirò a quelli della mia
sinistra: maledetti e condannati al fuoco eterno perché quando mi avete visto
malato non mi avete curato, quando mi avete visto pellegrino non mi avete
accolto, prigioniero e non mi avete visitato…>> Sì, perché, per un
cristiano, cioè per uno che è stato battezzato, il Vangelo si accetta tutto
intero… se non ti piace e non corrisponde alle tue idee, senza paura e
ipocrisia lo rifiuti… te ne dissoci. Non c’è niente di male… chi è coerente e
quindi non crede che il Vangelo sia degno di fede, lo dichiara apertamente e
cambia strada.
Non credo sia il tuo caso. Comunque
se hai crisi di coscienza o di identità, prima di parlare risolvi la tua crisi.
Nel frattempo, però, devi avere il coraggio di tacere.
Purtroppo è vero quello che dice
Salvini: “Tanti preti e suore mi dicono di andare avanti!”
Certo fa più egoismo Salvini che Papa
Francesco, il quale si è rivolto a voi per mettere a disposizioni di questi
“ricchi” che stanno affrontando rischi economici e pericolo di vita, i vostri
conventi e canoniche ormai vuote perché il popolo, al quale il Vangelo dice di
non dare scandalo: “Guai a chi scandalizza uno di questi più piccoli! Meglio per
lui che si leghi al collo una macina da mulino e si affoghi nel pozzo!” è stato
scandalizzato da quelli che la pensano come te!
“Chi mi vuol seguire deve lasciare
padre madre e viaggiare in mezzo al mondo per evangelizzare!” questo è scritto.
Comunque non sarò così pessimista nei
confronti di nessuno di voi!
La Chiesa di Cristo ha superato tante
burrasche. La fede nel messaggio umano del Vangelo che abolisce ogni forma di
schiavitù, che predica e pratica l’amore, è il messaggio che ha sfidato il
paganesimo, il vassallaggio medievale, e il razionalismo dell’Illuminismo… ci
sarà sempre colui che dirà ancora: ”Sulla tua parola Signore getterò le reti… e
fu fatta una pesca grande!”
Nel frattempo il popolo di Dio
assisterà ai crocifissi e alle madonne ostentate da Salvini e non dormirà sonni
tranquilli tra il dilemma se è meglio l’egoismo predicato da Salvini o la
maledizione evangelica per coloro che non sono in grado di credere che prima di
tutto vengono le “persone”. Quindi rifiutano, o dimenticano, quello che ha
determinato la vera grandezza dei valori dell’umanesimo cristiano, quegli
stessi valori, cioè, che furono tradotti, ma solo politicamente e in un momento
contingente quale fu la Rivoluzione francese, in Uguaglianza, Libertà e
Fraternità.
Valori cristiani evangelici accettati
e fatti diventare bandiera di atei e anticlericali! Il che è tutto dire… sono
valori che si sono mescolati talmente bene con le varie politiche di
congiunture varie, e questa ultima ne è un esempio, con valori contenuti anche
nella Dichiarazione dei diritti umani dell’Onu! Sono quegli stessi valori che
il Vangelo predica da 2000 e più anni e che hanno cambiato la storia anche
contro il volere umano che si è sempre opposto al cambiamento!
Pertanto, caro don, non saranno gli
egoismi predicati da Salvini e tutti i suoi seguaci, preti e suore comprese,
che cambieranno le sorti dell’Italia e dell’Europa, degna compagna e complice
di un Salvini che dice “prima gli italiani”.
Qualcuno dimentica che negli anni
trenta già un altro aveva ottenuto il consenso delle masse gridando: “I
Tedeschi sopra tutti e prima di tutto!” Lo ricordate? Niente di nuovo sotto il
sole! Giambattista Vico teorizzò sui corsi e ricorsi storici… non significa che
torni il vecchio nazi-fascismo o il vecchio stalinismo… ma ci sarà un nuovo
modo di attualizzare gli egoismi e le distruzioni dell’umanità!
La storia non perdona e si realizza
senza il contributo diretto dell’uomo. L’Occidente ha schiavizzato e
saccheggiato le ricchezze dell’Africa, e chissà se prima o poi i figli e i
nipoti dei saccheggiati un giorno non ritorneranno con gli eserciti, Annibale
docet, a renderci pan per focaccia!
Solo una parentesi. Anche il problema
ecologico ci distruggerà anche se tutti fossero d’accordo nell’impedire la
proliferazione di gas e materiali inquinanti!
L’uomo non vuole direttamente la sua
distruzione, perché questo si dice a parole, ma con le sue dichiarate buone
intenzioni per una visione del mondo diversa, mette le basi per una rivoluzione
culturale retroattiva… e poi ci vorranno altre generazioni, che distrutte nei
loro valori e nel loro benessere, dovranno ricominciare di nuovo da zero!
Questo è il teorema, dimostrato e dimostrabile, del Vico!
A questo una volta pensavano le guerre…
oggi le politiche sciagurate che inneggiano a qualcuno che viene per primo, e
che ritiene che il problema ecologico è un inutile allarmismo! E purtroppo,
devo aggiornarmi, oggi ci sta pensando, chi lo avrebbe mai immaginato, a parte
Bill Gates, la pandemia!
Mi vien da ridere quando sento i
cosiddetti analisti politici dire che non è vero che ci sarà di nuovo il
nazi-fascismo perché le condizioni sono diverse… certo l’ho appena detto
citando il Vico! Basta citare ancora il detto “mutatis mutandis” per capire che
parliamo di una cosa diversa nella forma ma identica nella sostanza. Checché ne
dica l’altro grande giornalista Vespa! La storia è come il mercurio si adatta
fino ad occupare tutti gli spazi, anche quelli più piccoli senza che qualcuno
possa opporsi! Il teorema di Vico è appunto questo. La storia la scriviamo noi,
nostro malgrado!
A meno che… qualcuno non prenda sul
serio la faccenda e riesca a farne un progetto politico. Per ora, però, pare
che nessuno sia in grado, prima che il peggio avvenga in automatico!
Un suggerimento per i nostri
politici, in primis a chi momentaneamente ne è il dominus.
Quanti sono i cosiddetti ”clandestini”
che tanto mettono paura a molti italiani? 600.000? 90.000? sono “persone”
inesistenti ma che comunque esistono. Allora considerando che non abbiamo
contribuito alla loro nascita, crescita, istruzione, e al loro biglietto di
viaggio ecc. alle quali cose, invece, lo Stato ha contribuito per ciascuno di
noi nati e cresciuti su questo territorio, mi pare. Questo ha avuto ed ha un costo non
piccolo, che è sì vero che ce lo siamo pagati noi, ma pur sempre è costato.
Non sarebbe più saggio ed economico
mettere in conto questi soldi non spesi per loro e integrarli con politiche non
solo assistenziali, che comunque dovrebbe essere il primo passo e per il quale
costo ci sono istituzioni non statali come, ad esempio, la Caritas.
Successivamente, quindi, una volta
dato loro un riconoscimento, e con una legge europea che lascerebbe loro la
possibilità di andare, in maniera regolare, nello stato che loro scelgono,
verranno aiutati, umanamente, a inserirsi nel nostro tessuto sociale con la
ricerca di un lavoro e di una sistemazione guidata da uno stato efficiente…
se è vero che vuole ridurre gli spechi…
investendo su strutture e sovrastrutture che possono conglobare anche
l’utilizzo di questi giovani “palestrati”, come dice il nostro ministro, in un
progetto di integrazione con lavori socialmente utili e magari dando loro, in
modo regolare, lavori che i nostri
giovani non vogliono più fare… insomma con un po’ di inventiva si possono fare
tante cose, visto e considerato che le nostre nascite sono meno delle morti!
600 mila persone in più potrebbero essere una risorsa e non una paura! Consideriamo
che in questo momento il virus ci sta sottraendo anche parte del nostro welfare
con la morte di migliaia di persone anziane.
Allora caro Don, e caro italiano,
esci dalla crisi ritirandoti per un po’ in un eremo dove il silenzio ti
spaccherà le orecchie, e la coscienza urlerà come l’uragano… e forse alla fine,
qualunque sarà la tua soluzione… sarai almeno in pace con te stesso!
Roma, agosto 2019.
Oggi: Roma 17 Aprile 2020.